Frasi Sulle Donne Innamorate

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Donne innamorate

Author: David Herbert Lawrence
language: it
Publisher: Newton Compton Editori
Release Date: 2012-01-25
Introduzione di Bruno Traversetti Traduzione di Delia Agozzino Edizione integrale In questo romanzo, pubblicato nel 1920 e concepito idealmente come seguito de L’arcobaleno (1915), Lawrence esplora, avvalendosi di una trama esile e pretestuosa ma anche di un’estrema dilatazione e intensificazione dei dialoghi, le più diverse implicazioni dei rapporti tra i due sessi, l’assurdità delle convenzioni sociali che vorrebbero delimitarne le possibilità e i modi, il tormento dell’eterno conflitto tra istinto e intelletto, tra sensualità e ragione, sullo sfondo della società industriale inglese del primo Novecento. L’abbandono della tradizione narrativa ottocentesca, del romanzo «ben costruito» in virtù di uno sviluppo regolare della storia e dell’aderenza realistica ai fatti, è definitivo: la struttura di Donne innamorate è accidentata, spezzata, apparentemente incoerente e segna l’inizio di una significazione espressionistica e simbolica tipicamente novecentesca. «A lungo Ursula restò così, avvinta a lui che le baciava dolcemente i capelli, il viso, le orecchie con piccoli baci teneri, leggeri come una rugiada, poi il caldo respiro del giovane sulle orecchie la turbò, accese quell’antico fuoco distruttore. Si avvinghiò a lui, e sentì il sangue scorrerle nelle vene come argento fuso.» David Herbert Lawrence è senza dubbio uno degli autori più originali del primo Novecento. Nato nel Nottinghamshire nel 1885, fece per molti anni l’insegnante prima di dedicarsi completamente alla letteratura. Tra i suoi numerosi romanzi il più celebre è L’amante di Lady Chatterley (anch’esso edito dalla Newton Compton in questa collana), che non poté essere pubblicato in Inghilterra per il grande scandalo suscitato; tra gli altri, ricordiamo Figli e amanti, La vergine e lo zingaro, Il serpente piumato. Morì nel 1930.
Le fantasie della giovane Aurora

Author: Giuseppe Lipparini
language: it
Publisher: Lindhardt og Ringhof
Release Date: 2022-10-25
Pubblicato dall’editore fiorentino Vallecchi nel 1920, “Le fantasie della giovane Aurora” è il quarto romanzo scritto da Giuseppe Lipparini. In una Bologna fremente di desideri sopiti e passioni travolgenti, la giovane Aurora ha ventitré anni, è bella e avvenente, ma non ha ancora avuto a che fare personalmente con l’amore. Nonostante i consigli della fidata governante Rosaura – che la vorrebbe vedere maritata, anche solo per poter ricorrere all’adulterio e provare un po’ di piacere – Aurora si ostina a voler vedere nel sesso il compimento dell’amore, espresso al suo massimo grado. La sua è una lunga attesa: la ricerca di un uomo, che le trasmetta quel sentimento che lei ipotizza chiamarsi amore, sembra infatti destinata a trascinarsi in eterno. Romanzo densissimo, schiettamente umano, “Le fantasie della giovane Aurora” è anche un interessante affresco della società italiana di un secolo fa, sospesa fra sentimentalismo e cinismo borghesi... Giuseppe Lipparini nasce a Bologna nel 1877. Esponente di punta del Neoclassicismo – un movimento che guarda con nostalgia alla letteratura italiana compresa fra Dante e Leopardi – Lipparini insegna per molti anni letteratura italiana e storia dell’arte in varie città della penisola (Urbino, Matera, Palermo, Bologna), collaborando nel frattempo con diversi giornali (fra i quali si possono citare il Corriere della Sera, il Resto del Carlino, Athena e Il Messaggero). Noto soprattutto per l’attività poetica, di cui “Stato d’animo” (1918) rappresenta il culmine, egli ha anche prodotto una sterminata serie di contributi critici e vari romanzi, dei quali è doveroso citare “Il signore del tempo” (1904), avanguardistico tentativo di importare la fantascienza anche in Italia. Muore a Bologna nel 1951.