Le Cose Trasparenti Testo

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Leggere Freud. Dall'isteria alla fine dell'analisi

Dopo un secolo di studi sul grande viennese, Sergio Benvenuto guarda a Freud rinunciando a ogni schematismo di maniera: descrivere il sorgere stesso del pensiero freudiano come se esso accadesse ai nostri giorni. Una parte rilevante del libro è dedicata all'incontro del giovane Freud con le donne isteriche, quando, fresco medico, voleva ambiziosamente scoprire il segreto dei sogni e dell'isteria. Sono poi qui finalmente spiegate in modo non accademico alcune nozioni fondamentali della psicoanalisi, come quella di narcisismo, sublimazione, pulsione di vita e di morte, oltre che la teoria freudiana dei collettivi e dei capi, e il concetto di "fine analisi". Scritto in modo chiaro e scorrevole, ma senza banalizzazioni, questo testo apre le porte a una comprensione non di maniera del pensiero di uno dei pensatori più influenti e discussi dell'ultimo secolo.
L’occhio e le cose

Author: Francesco Faeta
language: it
Publisher: Mimesis
Release Date: 2023-01-13T00:00:00+01:00
Il libro raccoglie i testi di cinque lezioni tenute dall’autore nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Beni culturali DEA. Sullo sfondo di una teoria fenomenologica dello sguardo e delle rappresentazioni, nella prima di tali lezioni l’autore tenta di render conto della definizione, in termini antropologici, degli oggetti d’arte, con un confronto con le prospettive storico-artistiche delle discipline contermini. Nella seconda si sofferma in qualità di antropologo e di fotografo-etnografo su Aby Warburg e sul suo lavoro visto come punto di contatto tra scienza sociale, iconologia e storia dell’arte. Nella terza affronta la dimensione politica delle immagini fotografiche, viste come “dispositivo”, con riferimento ai processi di costruzione e decostruzione degli universi legati al disturbo psichico. Nella quarta dedica attenzione ad alcuni aspetti degli archivi fotografici personali in rapporto alle modificazioni della memoria imposte dal digital turn e dai complessi rivolgimenti sociali contemporanei. Nella quinta, infine, riflette su quella che appare come l’unità minima di significazione della rappresentazione in epoca moderna, il fotogramma: una sorta di ghostwriter, autore occulto di una parte importante della comunicazione iconografica e plasmatore non riconosciuto di numerose istanze digitali legate alla post-modernità. Nel complesso, il libro tende a restituire un’idea ampia dell’antropologia visuale, analizzando a tutto tondo lo sguardo, il campo agentivo rappresentato dalla visione, le poetiche e le politiche d’immagine, con un confronto aperto e dialettico con la storia dell’arte, l’iconologia, la Bildwissenschaft, i Visual Studies, la critica e la storia dei media, in particolare della fotografia.