"Vieni con me, farò per te le gioia del crepuscolo e la musica della sera, qui nella terra di Kemet, sotto la protezione di Ra!"
Antico Egitto: basta entrare nella prima sala della più minuscola collezione di egittologia per essere catapultati in uno dei più potenti immaginari della storia umana. Il misterioso culto dei morti, gli dei dalla testa zoomorfa, una lingua considerata oscura per secoli, dei-re e costruzioni sepolcrali ciclopiche. Questo ci ricorda l'Antico Egitto, questo era il kemet: la terra nera.
Il Kemet era la ta terra degli egiziani, nera, quindi fertile dopo le piene del Nilo, che grazie agli ingegneri riuscivano a convogliare per l'irrigazione dei campi. Il Kemet era governato da un dio-re, che era il garante in terra della Maat, l'Ordine, e rappresentava l'Horo, il Falco. Il tempo e lo spazio erano governati dal cammino celeste che il sole compiva, appunto, attraverso il Kemet. Dove la terra era nera, fertile, dove il sovrano edificava le sue steli, quello era il Kemet, regolato dagli dei. L'Ennade, Ra, Sobek, Sekhmeth, Hathor, Anubi, Bastet, Maat, Toth, Onuris... tornano su queste pagine, raffigurati da tredici illustratori.
Prefazione: Alessandro Fusco
Progetto Grafico: Candida Corsi
Cover artist: Antonello Venditti